“Gayburg” (sic), che è una di quelle comunità virtuali a cui la “teoria gender” non risulta, attacca con livore il mio articolo sull’opposizione dei pellirosse ai “matrimoni” LGBT (e con me tutti quei felloni che hanno osato segnalarlo sul web). Dal tono, sembra in realtà che il mio articolo nemmeno lo abbiano letto. Oppure che facciano fatica a capire i nessi logici. In ogni caso, se si fossero fatti un giro sulla stampa USA sull’argomento, avrebbero visto che era meglio tacere.
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