Domenica 17 maggio è cascata la Giornata internazionale contro l’omofobia e la transfobia, istituita per iniziativa del Parlamento Europeo nel 2007. Il Presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella ha inviato un messaggio al mondo e agli LGBT in cui tra l’altro ha detto: «desidero incoraggiare quanti in questi anni si sono battuti e continuano a battersi contro ogni forma di discriminazione basata sull’orientamento sessuale delle persone».
In nome dell’uguaglianza, sancito dalla Costituzione italiana e affermato nella Carta dei Diritti fondamentali dell’Unione Europea, il presidente degl’italiani ha sottolineato che «le discriminazioni, le violenze morali e fisiche, non sono solo una grave ferita ai singoli ma offendono la libertà di tutti, insidiano la coesione sociale, limitano la crescita civile. Dobbiamo promuovere il rispetto delle differenze laddove invece la diversità scatena reazioni intolleranti».
Era la giornata. Messaggio istituzionale nell’aplomb tipico dell’attuale primo cittadino italiano. La violenza, la discriminazione, etc., sono cose brutte certo. Bisogna dirlo sempre. Senza guardare in faccia ad alcuno. Magari il presidente Mattarella personalmente nemmeno ci crede alle falsità dell’ideologia di gender. Del resto non fa mistero di essere cattolico, praticante.
Ma allora perché il presidente di tutti gl’italiani si è dimenticato di una parte dei cittadini italiani, non spendendo nemmeno mezzo rigo per dire che, brutta la violenza e orrenda la discriminazione, epperò la famiglia è solo quella naturale, come ricorda anche la Costituzione italiana, il matrimonio è solo quello tra un uomo e una donna, oltre che essere indissolubile, il sesso contro natura non è una bella cosa, la discriminazione oggi spesso la fanno gli LGBT nei confronti delle persone eterosessuali, la violenza è anzitutto quella che si consuma in maniera tragica ogni giorno in troppe scuole italiane a danno di piccoli e piccolissimi, se le differenze vanno salvaguardate c’è anche da salvaguardare la differenza delle persone normali?
Sì, il presidente degl’italiani ha voluto inviare il proprio messaggio di rito a un evento di portata internazionale senza entrare nel merito dicendo le cose che nel mondo di oggi tutti si aspettano un capo di Stato dica in occasioni così.
Ma perché il presidente di tutti gl’italiani, cattolico, ha silenziato, dimenticato, censurato ed esiliato una parte, la maggior parte, dei cittadini italiani di cui ha la primazia? Dov’è finita la Costituzione?
Marco Respinti
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