Nessuno sa davvero perché adesso le Borse perdano. Il voto britannico non ha ancora cambiato nulla e già gli avvoltoi volteggiano in cielo demoralizzando i mercati a mero vantaggio dei soliti oligarchi della speculazione mondiale. Ma c’è un corollario che dà alla farsa un connotato grottesco. Si chiama Scozia.
La Scozia è famosa perché da sempre si lamenta degl’inglesi. Nella Gran Bretagna ci sta perché gl’inglesi ce la costringono, l’han conquista, l’ha razziata, l’ha soggiogata. Le cornamuse piangono l’amaro sapore della sconfitta, ricordano che la storia la scrivono sempre e solo i vincitori, si struggono di melancolia e di nostalgismo. Il kilt è una bandiera e il gaelico un blasone. La Scozia è insomma il grido di libertà della piccola patria calpestata che non si arrenderà mai alla tracotanza di chi vuole cancellarne l’identità. La tiritera l’abbiamo sentita in mille salse, a seconda dei gusti. Ce ne sono versioni cattoliche “tradizionaliste” che condiscono il tutto con una buona dose di piagnisteo sui “bei tempi andati” e ce ne sono versioni fascistoidi che mescolano di tutto pur di riuscire a sputare nel piatto della perfida Albione, e così in un tripudio di tartan e di Braveheart la storia se la smozzicano tutti come vogliono tanto nessuno poi va sul serio a vedere com’è andata.
Sia come sia, tutto quello che Londra fa Edimburgo lo ribalta. Brexit? Se gl’inglesi dicono sì, gli scozzesi dicono no. Vorrete mica restar soli con Londra, vero? Ed ecco allora che va in scena la solita manfrina. Adesso che il Regno Unito ha votato per uscire dall’Unione Europea in Scozia (che ha votato Bremain) si vorrebbe votare prima per staccarsi dalla Gran Bretagna e poi per rientrare da soli nella UE. Se la tragica e commovente storia scozzese ce lo consente scappa da ridere. Primo perché gl’indipendentisti in Scozia hanno già perso di recente un referendum, secondo perché, ammesso che riescano a staccarsi, cosa pensano che succederà a Bruxelles alla loro identità nazionale cui tanto gelosamente tengono e in nome della quale odiano Londra? L’hanno mai guardata in faccia la UE? Pare a lorsignori in gonnellino che la UE sia il garante delle identità nazionali, il luogo in cui il loro irredentismo verrà soddisfatto?
Ma forse è solo un trucco, quello che permetterebbe agl’indipendentisti socialisti scozzesi di non rinunciare ai fondi che la cabina di regia socialista europea garantisce mettendo le mani nelle tasche di quei cittadini del Vecchio Continente che non possono permettersi il lusso di un referendum come quello britannico o la cui Costituzione lo vieta categoricamente. Del resto Londra li lascerebbe probabilmente fare, contenta che sull’immigrazione se la smazzi da sola Edimburgo.
Marco Respinti
Versione completa e originale dell’articolo pubblicato con il titolo
Cari scozzesi, l’Ue è molto peggio del regno Unito
in l’intraprendente. Giornale d’opinione dal Nord,
Milano 28-06-2016
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.