Una stucchevole intervista di Francesco Merlo a Nichi Vendola è andata in onda questa mattina su la Repubblica, e senza nemmeno qualche interruzione pubblicitaria per tirare il fiato e visitare luoghi di decenza. Stucchevole perché tra intervistatore e intervistato è tutto uno sfottò all’Italietta moralista ma in un modo così italiota da far arrossire. Il tema è che Vendola si è dato asilo politico da sé in Canada e lo svolgimento un polpettone con l’orticello coltivato a verdure, le mamme orgogliose di due orgogliosi gay e persino Amedeo Nazzari.
Nel giorno in cui l’ex governatore della Puglia fa l’ammericano, anzi il canadese (sì, certo: nell’articolessa c’è anche la scontatissima “casetta piccolina in Canadà”), il comunismo cede insomma il passo al luogocomunismo. Lo confessa lo stesso Nichi dicendo: «Ammetto che non c’è niente di simile nel vecchio comunismo». Sta parlando del Canada; e anche degli Stati Uniti, dove il “figlio” Tobia è stato registrato all’anagrafe e «la legge ti consente di scrivere quello che vuoi»; ciùmbia, se n’è accorto.
All’alba della metà di giugno del 2016 Vendola si è accorto che comunismo e libertà sono incompatibili. È l’Occidente, bellezza: benvenuto. Adesso che anche Vendola non ha più le fette di capocollo sugli occhi, ci aspettiamo che, oltre a tessere le lodi dell’utero in affitto e del “matrimonio” omosessuale, tessa le lodi della libertà religiosa, della libertà economica, della libertà politica, della libertà d’intraprendere senza che lo Stato ci ficchi il naso, della libertà di commerciare, della libertà di scambiare, della libertà di accumulare, della libertà di risparmiare, della libertà di donare, della libertà d’imprecare contro le tasse che sono sempre (comunque) troppe, della libertà di dissentire, della libertà di non votare, della libertà di scendere in piazza, della libertà di manifestare, persino della libertà di dire “No gay” e, poco più a sud di dove vive con il suo Ed, anche della libertà di essere armati per difendere sé e tutte le proprie libertà. La libertà, infatti, non si compera a fascicoli settimanali.
Marco Respinti
Versione completa e originale dell’articolo pubblicato con il medesimo titolo
in l’intraprendente. Giornale d’opinione dal Nord,
Milano 16-06-2016
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