…le voci che ho scritto…
Aborto ● Paura dell’Anno Mille ● Archivio Segreto Vaticano ● Caccia alle streghe ● Il “martirio” di Cagliostro ● Celibato ecclesiastico ● Civiltà islamica ● Comunismo ● Contro-Rivoluzione ● Conversioni forzate ● Cristianesimo e mondo antico ● Crociate di Terrasanta ● Diritti umani ● Dogma ● Donne senz’anima ● Fisco ● Galileo Galilei ● Apparizioni della Madonna di Guadalupe ● Guerra giusta ● Homo religiosus ● Illuminismo ● Inquisizione ● Ipazia ● Ius primæ noctis ● Leggenda nera ● Battaglia di Lepanto ● Liberalismo ● Libertà religiosa ● Medioevo ● Scienza e tecnica nel Medioevo ● Papessa Giovanna ● Papi corrotti ● «Perfidi giudei» ● Rivoluzione Francese ● Scuse del Papa nel Grande Giubileo ● Templari ● Terra piatta ● «Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi» ● Vandea
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INTRODUZIONE
Ma davvero i medioevali hanno creduto che le donne non abbiano l’anima, che la Terra sia piatta, che le streghe si nascondano dietro ogni angolo del mondo, che la fede si possa imporre con la violenza perché il fine giustifica i mezzi? Sul serio, come ci racconta la televisione, le crociate, l’Inquisizione e la conquista spagnola delle Americhe sono stati abusi turpi? E allora è vero, come ci viene raccontato sin dai primi banchi di scuola, che l’Illuminismo e le rivoluzioni abbiano finalmente liberato l’uomo dal giogo ecclesiastico? E pure, come si legge sui quotidiani e sui rotocalchi, che la scienza dimostri inconfutabilmente che l’uomo è la scimmia discendano dal medesimo antenato, che la scienza e la fede siano incompatibili, che l’intelligentissima Ipazia, l’illuminato Giordano Bruno, lo sconfortato Galileo Galilei e il simpatico conte di Cagliostro siano martiri caduti in nome della libertà di pensiero? Che Martin Lutero avesse ragione a scagliarsi contro la vendita delle indulgenze, che i Papi siano sempre stati dei campioni di corruzione, che il culto mariano sia una pura idolatria cattolica, che Gesù sia stato solo un uomo come tutti gli altri, per di più marito Maria Maddalena, e che la storia della sua vita raccontata nei Vangeli sia un semplice romanzo, bruttarello, tardo e imposto alle coscienze dalla nefanda alleanza fra trono e altare?
No, non è vero, e ci sono una gran quantità di prove che permettono di dimostrarlo; prove spesso alla luce del sole, se non persino alla portata di tutti, facili da consultare e semplici da comprendere, eppure sistematicamente censurate e nascoste dalla cultura che va oggi per la maggiore. Perché? Perché dando retta a quelle prove ci si dovrebbe arrendere alla realtà dei fatti, quella realtà che racconta e documenta tante verità dimenticate come il fatto che in Occidente il monachesimo sia stato un fattore di civilizzazione imprescindibile, o che i “secoli bui” del Medioevo abbiano inventato gli occhiali e il riscaldamento centralizzato, o che la partita doppia e l’economia di mercato siano nate nei conventi francescani, o che gli ospedali siano una benemerita invenzione cristiana (e di santi) che prima non esisteva e che invece il protestantesimo, il razionalismo, il socialismo, i fascismi, i nazionalismi e il relativismo oggi travestito da ecologismo o da “teoria del gender” abbiano prodotto solo danni, decadenza e regresso. Ci si dovrebbe cioè arrendere all’evidenza: non solo che la fede cattolica è vera, ragionevolmente credibile e solidamente fondata, ma anche che la morale che ne consegue sia l’unico autentico umanesimo possibile e che la cultura che ne deriva un fattore di progresso enorme senza eguali nella storia. Per ricordare ancora una volta queste verità è stato pensato e compilato il Dizionario elementare di apologetica
Esso si propone infatti di assolvere a un duplice scopo: il primo è illustrare le ragioni per cui è giusto e conveniente credere nel messaggio di Gesù Cristo e nell’unica vera Chiesa che lo ha custodito fedelmente; il secondo, fornire alcuni argomenti che possono essere facilmente utilizzati da tutti per difendere tali ragioni dalle contestazioni più ovvie o dalle obiezioni talora davvero banali ancorché diffuse che vengono sollevate.
Il suo lettore ideale è colui che gli antichi chiamavano vir bonus: l’uomo buono (noi non crediamo all’“uomo medio” che facilmente si trasforma in uomo mediocre) che desidera dire sempre la verità e che per farlo abbisogna di strumenti adeguati, non certo per fingere di potersi ipso facto trasformare in un esperto di questa o di quella disciplina accademica, né tanto meno in un “tuttologo” (o in uno di quei troppi “dietrologi” che già sufficientemente avvelenano l’intelligenza, la cultura e persino il gusto della verità), ma per rispondere a tono, pacatamente quanto fermamente. Il “nostro” vir bonus è lo studente che non si arrende ai manuali, anche universitari, dei luoghi comuni; l’insegnante che desidera dirimere le “controversie”; il professionista della comunicazione che non si accontenta dei lanci sgrammaticati di agenzia e degli hashtag; il parrocchiano, il catechista e il sacerdote che ancora conoscono il valore profondo e nobile dell’espressione “educare”; il genitore, il fratello maggiore e l’amico non ancora naufragati nell’oceano dei “secondo me”.
Oggi più di ieri, i cristiani hanno infatti il dovere morale d’informarsi sulle ragioni della speranza che li anima e dunque sulla propria identità, troppo spesso vilipesa e mistificata. Talvolta le obiezioni – che emergono anche nei discorsi quotidiani a scuola, nel tempo libero, sul luogo di lavoro – attaccano la dottrina, la morale, la teologia cattolica, concentrandosi su temi diversissimi, quasi saltando proverbialmente “di palo in frasca”, come il Primato di Pietro o i dogmi, la contraccezione o l’aborto, i sacramenti o il celibato ecclesiastico, il giusto ruolo dello Stato o il dovere di pagare le tasse. Altre volte le obiezioni hanno invece un carattere di natura più sociologica o storica. Ecco, l’apologetica serve a questo: a rispondere (verrebbe da dire “per le rime”) alle contestazioni, ribattendo punto su un punto e dati alla mano. L’apologetica è, infatti, una scienza serissima, cioè un sistema di questioni logicamente coordinate e dimostrate che espone le ragioni della credibilità razionale della fede e dei comportamenti che ne discendono. L’apologetica è insomma uno scudo, che serve a riparare dai fortunali, dalle intemperie e dalle sciagure causate dall’uomo quel che più ci sta a cuore. Per questo l’apologetica non si ferma davanti ai falsi rispetti umani, non fa sconti indebiti, non teme di andare controcorrente: la verità, come affermava lo storico cattolico francese Jacque Crétineau-Joly, è infatti l’unica carità che si può concedere alla storia.
Con il Dizionario elementare di apologetica gli autori e i curatori intendono insomma fornire qualche primo elemento (ecco spiegato il titolo) per questa doverosa e meritoria azione di contrasto e di affermazione, affascinati dalla bellezza del cristianesimo e dalla fora della sua storia. Il Dizionario elementare di apologetica espone argomenti, temi e avvenimenti storici entrati nella cosiddetta “leggenda nera” del cattolicesimo, e ripetuti acriticamente e senza approfondimento, non certo per sostituirli con un’altrettanto falsa “leggenda bianca”, bensì per fornire al prossimo incappato nei briganti sulla via di Gerico un servizio di “pronto soccorso”. Il Dizionario elementare di apologetica è un’opera di carità intellettuale. Le oltre 140 “voci” che lo compongono secondo uno schema di utilizzo immediato e facile (definizione, obiezioni, risposte, suggerimenti bibliografici per un primo approfondimento; salvo alcuni “articoli” monografici dedicati ad alcune questioni specifiche) sono state compilate da 36 esperti scelti tra i più competenti e noti: storici e archeologi, esperti di bioetica, teologi, medici, psicologi, scienziati ed economisti.
Significativo che a “suggerirne” l’opportunità sia stato un agnostico, lo storico belga Léo Moulin che mirabilmente afferma: «Date retta a me, vecchio incredulo che se ne intende: il capolavoro della propaganda anti-cristiana è l’essere riusciti a creare nei cristiani, nei cattolici soprattutto, una cattiva coscienza: a instillargli l’imbarazzo, quando non la vergogna, per la loro storia. A furia di insistere, dalla Riforma sino ad oggi, ce l’hanno fatta a convincervi di essere i responsabili di tutti o quasi i mali del mondo. Vi hanno paralizzati nell’autocritica masochistica, per neutralizzare la critica di ciò che ha preso il vostro posto» (citt. in Vittorio Messori, Pensare la storia. Una lettura cattolica dell’avventura umana, prefazione del card. Giacomo Biffi, Sugarco, Milano 2006, p. 23).
Ugualmente importante è però comprendere anche ciò che il Dizionario elementare di apologetica non è: non è infatti una enciclopedia, una collazione di monografie esaustive, una summa di expertise. Per ogni “voce” si potrebbe infatti scrivere più di un libro (ed infatti più di un libro è stato scritto), ma non è questo, qui, l’intento degli autori e dei curatori. Il loro scopo è, per il momento, “solo” quello di essere utili. Se vi fossero riusciti anche una volta sola, avrebbero la certezza morale di non avere sprecato il tempo proprio e quello altrui, e di non avere peccato di vanità.
Come per ogni opera di questo genere, il numero delle persone che meritano la gratitudine degli autori e dei curatori per suggerimenti, consigli, correzioni fraterne e contributi è enorme. Non faremo nomi, come fanno i certosini, per non coinvolgerli in eventuali errori e sviste che restano tutte responsabilità degli autori e dei curatori, ma assicuriamo loro la preghiera, chiedendone in cambio per noi.
Certi d’interpretare il comune sentire di tutti gli autori, i curatori dedicano il Dizionario elementare di apologetica alla nuova generazione degli apologeti già (magari senza nemmeno ancora saperlo) al santo servizio della Trinità, della Vergine Maria e della Chiesa Cattolica.
Milano, 8 dicembre 2015
Solennità dell’Immacolata Concezione
RECESIONI E INIZIATIVE
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Dizionario ferragostano delle parole proibite,
in l’intraprendente. Giornale d’opinione dal Nord, 15 agosto 2016 -
Stasera il Dizionario elementare di apologetica a Novate Milanese, 13 maggio 2016
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Il Dizionario elementare di apologetica pubblicizzato oggi su Avvenire, 6 marzo 2016
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Vittorio Messori e il Dizionario elementare di apologetica, 5 marzo 2016
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Apologetica tascabile in radio, 16 gennaio 2016
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Scheda di segnalazione di Giuseppe Grana del Centro culturale cattolico “Il Faro” di Modena
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Vincenzo Sansonetti, Apologetica a portata di tutti, in Il Timone. Mensile di apologetica, n. 149 anno XVIII, Milano gennaio 2016, pp. 16-19
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Rino Cammilleri, Contro le fole del laicismo: un Dizionario di apologetica,
in La nuova Bussola Quotidiana, Monza, 28 dicembre 2015
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